roman museum in rabaçal

roman museum in rabaçal

team: giuseppe parisi, officex visualisation: riccardo de vincenzo prize: 1th rabaçal, portugal 2020

La fisicità può essere minima, eppure sempre sussiste, anche dove virtualmente scompare. Si obbietterà che una poesia, se letta con gli occhi e non ad alta voce, non ha bisogno di mezzi fisici, in quanto la scrittura è solo un espediente convenzionale per indicare certi suoni sicché, in teoria, si dovrebbe poter attualizzare come poesia anche una serie di segni di cui si ignora la pronunzia e solo si conosce il significato. Solo un cavillo. L'ignoranza del suono a cui corrisponde il segno, non implica che il suono sia superfluo nella concretezza dell'immagine poetica, la quale non sarà meno decurtata nella sua figuratività di quella che non accada per quelle composizioni celebri della pittura antica di cui si conosce la descrizione ma non l'immagine.

Cesare Brandi, Teoria del restauro

Vero e falso sono i pretesti di coloro i quali non vogliono mai giungere a una risoluzione. Perché la verità è cosa senza fine.

Robert Musil, L'uomo senza qualità 

Qui, avevo fatto un capitolo sulle linee curve per dimostrare la superiorità delle linee rette. Una linea retta, il cammino che i veri cristiani devono seguire, dicono i padri della Chiesa. Il simbolo della rettitudine morale, dice Cicerone. La linea migliore! dicono i piantatori di cavoli. La linea più breve, come dice Archimede, che possa essere tracciata da un dato punto a un altro. Ma un autore come me, e come molti altri, non è un geometra; e ho abbandonato la linea retta.

Lawrence Sterne, Tristram Shandy

Catastilosi e anastomosi sono i poli tra i quali il destino si gioca, favorito dall'avvicendarsi di uomini desiderosi di prendere il testimone.

Francesco Venezia, Restauri iblei

Non è sempre necessario che il vero prenda corpo; è sufficiente che aleggi nei dintorni come spirito, e provochi una sorta di accordo come quando il suono delle campane fluttua amico nell'atmosfera, apportatore di pace.

Goethe

Così come la ritrovo nel mio ricordo filtrato dall'infanzia, non è un edificio; è tutta a sezioni; qui una stanza, là un'altra, e qui un tratto di corridoio che non collega i due spazi, ma è conservato di per sé, come frammento. In tal modo tutto è disperso dentro di me. Tutto questo è ancora dentro di me e non cesserà di esserlo. È come se l'immagine di questa casa mi fosse piombata addosso da altezze sconfinate schiantandosi al mio interno.

Rilke, I quaderni di Malte Laurids Brigge

Non c'è paesaggio se in esso non viene avvertito qualcosa di estraneo, di lontano, di non umano, e se insieme non si coglie la misteriosa prossimità di tutto ciò con la nostra essenza. Non c'è paesaggio senza la consapevolezza della sua demonicità.

Paolo D'Angelo, Filosofia del paesaggio